Se di misteri dobbiamo trattare, che allora lo si faccia senza remore. Quello che sto per presentarvi è un fatto a dir poco insolito, e, come i migliori misteri, tutt'oggi senza alcuna spiegazione. Chi di storia se ne intende saprà che il 9 agosto del 48 a.c. fu una data da non dimenticare. Infatti, a Farsalo, nella regione greca della Tessaglia, quel giorno si combatté uno scontro decisivo della guerra civile tra l'esercito di Caio Giulio Cesare e quello di Gneo Pompeo Magno. Scommetto però che anche i primi della classe non sanno che proprio quel giorno anche a Padova accadde un fatto memorabile. Per farla breve, un tale sacerdote Cornelio, molto rispettato in città, fu preso dalle strane visioni di una tremenda battaglia che si stava combattendo molto lontano da Padova. Come se ci si trovasse in mezzo vide frecce volanti, assalti, gemiti, ferite, e poi ancora gente che batteva in ritirata mentre altri incalzavano. Infine, Cornelio esclamò che Cesare aveva vinto. Sul momento quella profezia sembrò priva d'importanza, frutto forse di uno strano momento di follia o di uno spritz fatto male. Presto però suscitò lo stupore di tutti, quando si scoprì che ogni racconto fatto dal sacerdote era fedele alla realtà. Non solo il giorno della battaglia e l'esito erano i medesimi, ma anche le fasi del combattimento si alternarono esattamente come aveva riferito il veggente sacerdote. E poi dicono che a Padova non succeda mai nulla. |
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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori |